Qui è stato scavato il quarto palazzo minoico di Creta ed è l’ unico non saccheggiato. Fu costruito circa nel 1600 a.C. Era composta di 180 compartimenti e aveva un’ estensione di 8.000 mq. Έ più piccolo degli altri palazzi ma ha una disposizione simile a quella dei palazzi di Knossos e di Festos. La posizione del palazzo aveva molta importanza siccome nella zona in cui era costruito poteva commerciare con l’ Oriente e anche con gli altri palazzi dell’ isola. Si sono anche trovati molti vasi che ci sono nella stanza del tesoro del palazzo. Inoltre, tra i reperti tanto prestigiosi, si distinguono spade grandi d’ oro, degli avori, oggetti ornamentali di rame di Cipro e un anfora con rappresentazione di un tempio di cima e di animali selvatici. Molti di questi reperti si trovano al museo archeologico di Iraklio.
Il Burrone dei Morti è uno dei più interessanti burroni di Creta e si trova alla fine del sentiero europeo E4. Parte dall’ insediamento Pano Zakros e finisce alla spiaggia di Kato Zakros. La denominazione “Burrone dei Mori” è stato dato a causa delle numerevoli tombe minoiche che si sono trovate nelle grotte dei suoi pendii scoscesi, le quali si possono vedere durante un giro turistico così come delle varie formazioni geologiche che come se fossero opere d’ arte creano un’ immagine straordinaria. Il burrone è pieno di vita e a causa della sua bellezza naturale i minoiti credevano che se si fossero sepolti lì, avrebbero continuato la loro vita dopo la morte in quel posto. Έ praticabile sia nel periodo invernale che nel periodo estivo. Alla fine del percorso, un po’ prima dell’ uscita alla pianura di Kato Zakros, si sono creati campi d’ arrampicata per quelli che amano gli sport.
Merita di essere anche menzionata la grotta di “Pelekità”, una delle grotte più grandi di Creta. Si trova a 5 cilometri di distanza da Kato Zakros e può essere visitata a piedi o in qualche piccola imbarcazione. La sua lunghezza è 310 metri, al suo fondo c’è un piccolo lago con acqua, mentre durante gli scavi che si sono fatti nel suo interno, si sono trovati degli scheletri umani e anche resti dall’ età neolitica. Vicino alla grotta c’è una cava antica di “porolithos” (una porosa pietra morbida) e a causa di questa roccia sgrossata ha preso il suo nome. Di questo materiale si sono costruiti i muri del cortile del palazzo minoico.
La “Spiliara”, un’ altra grotta al Nord della pianura di Kato Zakros, era la grotta sacra dei minoiti. Potete salire a Zakros, in macchina o a piedi per i più coraggiosi, dalla vecchia strada che univa i due paesi prima del 1985, anno in cui è stata fatta quellq nuova. Si tratta di una strada in terra in buone condizioni, che a qualche punto arriva fino ai cigli del burrone, offrendo un panorama straordinario. Continuando la vostra passeggiata non trascurate di visitare le sorgenti di Zakros, lasciando per un po’ la bellezza selvatica di Kato Zakros e rinfrescandovi tra i platani che danno ombra alle sorgenti.
A small, easily accessible gorge, starts from the village Hohlakies and ends at the beautiful bay of Karoumes. The walk through the gorge, leading mainly through the riverbed, takes about two hours' time, starting from the village Hohlakies and another two hours' time for the return journey to Hohlakies. In springtime you must be prepared for some rock climbing in order to get round the pools of water. At the end is the lonely but beautiful beach of Karoumes where trees give shady resting places. This is actually the last part of the E4 European Long distance path in Crete.
L’unico bosco di palme in Europa con la bella spiaggia e il mare pulitissimo al punto settentrionale della provincia, sul promontorio “Sidero“, costituisce un angolo di straordinaria bellezza della terra cretese. Qui le palme sono spontanee e coprono la maggior parte della piccola forra fino al mare. Vai, oltre al valore estetico, ha anche grande valore biologico. Le zone umide che si formano tra il bosco delle palme e la spiaggia sono molto importanti per la fauna degli uccelli, mentre nel mare si sviluppa una ricchezza enorme della vita marittima.
Il monastero Toploù è uno dei più storici monasteri di Creta ed è molto noto per i suoi tesori archeologici. Nel ciclo ecclesiastico è conosciuto come monastero della Madonna di Akrotirianì, mentre tra le persone del posto è conosciuto come Monastero Grande. Nel monastero si trovano antichissime icone molto prestigiose, mentre ci sono anche parecchi affreschi ben conservati del 14° secolo. Oltre alle icone, nel monastero Toploù c’è un museo di calcografia e anche dell’ arte d’ incisione dai frati del Monte Athos ( Agion Oros ), del 18° – 19° secolo. Inoltre si espongono degli oggetti dell’ arete ecclesiastica come Vangeli, croci, manoscritti patriarcali, firmani del sultano, timbri, labari rivoluzionari, paramenti sacri e altri.
La fondazione d’ Itanos sale negli anni preistorici. La prima testimonianza storica sulla sua esistenza la dà Omero. Έ stata una tappa importante di transito di merci e esportazione di porpora, di spugne, di vetro e di prodotti di pesca. Oggi il visitatore può camminarci, facendo delle soste alle rovine varie come il grande posto di guardia “ castello “ all’ acropoli occidentale, di massi neri, la grande chiesa paleocristiana all’ acropoli orientale, il quartiere ellenistico, i due templi paleocristiani ai piedi della collina che porta a Vai e il cimitero fuori città.
Il luogo archeologico di Palekastro si trova a 2 chilometri da Palekastro, sulla spiaggia di Chiona. Si sono fatti scavi sistematici nella zona dagli archeologi inglesi Bosanquet e Dawkins, e hanno portato alla luce un importante insediamento minoico che fiorì soprattutto nel periodo postminoico. Si sono anche trovate delle tombe del periodo protominoico e medio minoico con un gran numero di ossa in condizione perfetta. La scoperta più importante del posto fu il tempio di Dikteon Giove, uno dei più famosi templi della Creta del Sud. Nelle rovine del tempio si è trovata un’ iscrizione di calcare grigio che comprendeva l’ inno al Dikteon Giove. Cantavano l’inno giovani nudi che portavano gli scudi e imitavano i Kourites i quali, secondo il mito, furono presenti alla nascita di Giove al Dikteo Andro.
Si tratta di una grande spiaggia sabbiosa, con azzurre acque poco profonde e dune piccole. La spiaggia a Xerokampos costituisce una meta ideale per tranquillità e rilassamento, e per gli appassionati della pesca subacquea grazie alle grotte che circondano la spiaggia. Per arrivare a Xerokampos da Kato Zakros dovete passare da Zakros e uscendo all’ incrocio che incontrerete, dovete girare a sinistra per la strada che porta a Xerokampos. Per gli appassionati del trekking c’è un sentiero dalla Santa Irene ( Agia Irini ) che porta, dopo due ore, a Xerokampos.